Tuesday 30 September 2008

Jo Squillo - Roulette



Ho visto l'"esibizione" (in playback, ma con una certa grazia) di questo brano in TV, nel 1984. Non ricordavo il titolo del programma, ovviamente. Guardando il video si evince che si chiamava "Sotto Le Stelle", ricordo che era un varietà estivo, perchè l'avevo visto sul vecchio televisore in bianco e nero nella casa di campagna dei miei nonni.
Ricordavo invece la canzone... per poco meno di 25 anni ho ricordato questa canzone...
Nel 1984 avevo 11 anni e sino ad allora il mio rapporto con i media si limitava grosso modo ai cartoni animati. Quella sera d'estate Roulette ha avuto un grosso impatto su di me. Mi era piaciuta, e parecchio, era qualcosa di nuovo per me, apprezzare la musica degli adulti...
I miei amici erano tutti paninari, e così si ascoltava la musica di quel momento: i Duran Duran, ovviamente, ma andavano matti anche per la colonna sonora di Ghostbusters. Loro, io no... a me invece era piaciuta questa canzone strana, commerciale ma raffinata...
Poi ho pensato ad altro, un paio d'anni dopo ho scoperto gli Smiths e tutto è cambiato.
Ho visto anche Jo Squillo sgambettare sul palco di Sanremo insieme a Sabrina Salerno, cantando Siamo Donne... tutt'altra roba rispetto a Roulette, che continuavo a ricordare, anche quando ho comprato i CD dei Pixies e dei My Bloody Valentine.
Ho sempre ricordato questa sorta di canzone numero uno, che probabilmente, inconsciamente, ha influenzato i miei gusti musicali. E' un brano commerciale, basato su un arrangiamento sostanzialmente elettronico, deve avere contribuito a farmi apprezzare i New Order e i Pet Shop Boys dopo un iniziale periodo di rifiuto in cui aderivo ad una specie di stupida ortodossia rock che andava tanto di moda tra i cosiddetti alternativi.
Invece trovo questo brano fortemente alternativo oggi, è qualcosa di completamente estraneo alle logiche commerciali contemporanee o alle tendenze delle scene alternative. Un brandello di storia obliqua, una testimonianza di un momento ben preciso che oggi suona più valida che mai.
Grazie ad internet ho scoperto chi è davvero Jo Squillo.
Componente, a 17 anni, dell'avanguardia punk milanese con le Kandeggina Gang, è riuscita ad emergere solista con un personaggio che somigliava abbastanza alla prima Siouxsie (confrontare Skizzo Skizzo con Carcass).
Nello stesso periodo, a Torino, i Righeira stampavano le prime fanzine punk.
Quasi in parallelo questi artisti si avvicinano gradualmente al pop elettronico, ma senza rinnegare le origini e portando sempre un'indole anticonformista e strumentazioni innovative, che facevano tendenza piuttosto che seguirla.
Artisti come questi, considerati con faciloneria come trash, magari solo perchè semplificavano l'approccio ai testi o alla melodia, vanno completamente rivalutati.
Il problema con Jo Squillo è che in effetti poi si è davvero orientata al trash, anche se non è mai stata un'adesione ingenua, ma mediata, all'universo delle showgirl.
Anche oggi, quando si esibisce, non manca di completare il set con brani del periodo punk scatenando il pogo, anzi, si può dire che il suo pubblico va ai suoi show più per i brani punk che per le hit trash.
In Paranoia, Violentami, e Avventurieri possiamo individuare i brani salienti di un percorso di transizione dal punk all'elettronica che merita non meno rispetto di quello dei Gaznevada. Prima di abbandonare ogni velleità artistica, Jo Squillo pubblica Roulette, questo singolo incredibile, accompagnata dai Kaos del marito Gianni Muciaccia, anche loro ex punk.
Considero tuttora Roulette una bellissima canzone, splendida melodia, ottimo arrangiamento.
Se pensate alla musica commerciale che vedete oggi in TV, soprattutto nei programmi delle reti generaliste, sono sicuro che percepirete immediatamente la differenza qualitativa.

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