Monday 27 May 2013

Die For Me con Emidio Clementi e Manuel Agnelli per la prima volta su internet

Da http://www.massimovolume.it/die-for-me-per-la-prima-volta-su-internet/

Ringraziamo Anna de Manincor per la gentilissima disponibilità che ha permesso di rendere disponibile su internet, per la prima volta, Die For Me, il filmato da lei diretto e sinora pubblicato solo su una videocassetta allegata al libro raccolta di racconti dal titolo omonimo pubblicata da Gallo&Calzati nel 2003.
La voce narrante è di Emidio Clementi, il testo è di Manuel Agnelli degli Afterhours, la musica di Manuel Agnelli e Massimo Carozzi di El Muniria.

Thursday 23 May 2013

From Delta 5 to The Opium Kitchen through the Scars

delta5 Sometimes hidden treasures are cheap. On iTunes you can find a compilation for £5.99, for that ridiculous price you have the most important tracks of Delta 5, one of the most underrated bands in history: Singles And Sessions. The "Plus" version, re-released in 2011 by Blue Apple Music, adds three live tracks and three remixes, one of them by ex New Order's Peter Hook, to the original set originally published by Kill Rock Stars in 2006.
About time to rediscover this band then, which emerged from Leeds with Gang Of Four (they were also part of the Rock Against Racism movement and were assaulted by fascists) and played in New York with Bush Tetras, and these are not simple coincidences. The sound was exactly that post punk funk. Delta 5 might be seen to those bands what Section 25 and The Wake were to New Order. A minor band, yes, but an original part of a scene, and with plenty of great songs to rediscover. I've always wondered why so many Joy Division fans ignore such a masterpiece like Section 25's Always Now. Well, now it's time to wonder why Delta 5's debut album, See The Whirl, hasn't ever been even released on CD, and why so many Gang Of Four fans must ignore these great songs. Much fortunately, we can hear many of them in their original form in this compilation. Tracks like the killer single Mind Your Own Businness, recently covered by Chicks On Speed, you can hear what's special about them: an amazing rhythm section (featuring two basses) dragging you to the dancefloor, a sparse dry guitar and two girls preaching with their minimal yet melodic voices. In his wonderful remix, Peter Hook even adds his own bass. Anticipation is even better, a powerful groove fading in slashed by the guitar chords while the girls might as well be twins of an early Siouxsie.



On the excellent Colour a smooth sax is opposed to an obsessive guitar chord. Alan Riggs'  abrasive, minimal, cold and dry guitar is, for me, the most distinctive sound of Delta 5, often a rhythmic tool matching the groovy and wonderful bass and drums more than a melodic instrument and quite different from the harder and noisier guitar of Gang Of Four. The fast and powerful Singing The Praises is the last studio track, the live numbers are fantastic and you just regret you've never had the chance to dance at one of their gigs. The closing Journey is a slower song and it's maybe the most beautiful of the whole compilation, the menacing rhythm comes from somewhere between Joy Division and PIL's Metal Box, the visionary guitar predicts the Pixies' weirdest numbers. It was a hint the unique talent in this band could have evolved into something more personal, but they were too ahead of their time by then, the album on which Journey appeared didn't succeed (maybe leaving Rough Trade for Charisma Pre Records wasn't a wise move after all) and the band split.

Today the former drummer, Kelvin Knight, runs NMB Management, which has rediscovered another great artist from that era, Robert King, which is about to release a single with his really well promising new band, The Opium Kitchen.



He was the frontman of an even more underrated post punk band, The Scars. They also released their debut album, Author! Author!, on Charisma Records, and it's unbelievable there hasn't ever been a digital release of this masterpiece which must find its place in history between Joy Division and Echo and The Bunnymen.

Saturday 11 May 2013

Elio E Le Storie Tese - L'Album Biango

Bentornati sulla Terra. Nello scorso decennio Elio E Le Storie Tese avevano pubblicato due soli album, ma due capolavori assoluti, di qualità stratosferica, stellare. Già con Cicciput sembrava che fosse impossibile che potessero superarsi, ma sorprendentemente ci riuscirono con Studentessi. Il primo l'album dell'ambizione, il secondo l'album del trionfo artistico. Aspettarsi un terzo album consecutivo a quei livelli, con l'età che supera ormai la cinquantina e la carriera ultratrentennale, non sarebbe stato realistico.
Con L'Album Biango, Elio E Le Storie Tese invecchiano bene. Tornano ai peraltro ottimi livelli degli album della maturità, Eat The Phikis e soprattutto Craccracriccrecr, l'album a cui questo forse somiglia di più, un album più semplice, meno ambizioso, ma comunque di qualità musicale eccellente e con testi divertenti che ci restituiscono i geniacci milanesi come simpatici vecchi brontoloni. Il tema che era già stato anticipato in Parco Sempione, singolo di Studentessi, trova qui largo svolgimento. Gli scenari fantasiosi degli album precedenti si alternano ad un bonario borbottìo sulle scocciature e sul logorìo della vita moderna, anche se lo sguardo è spesso più divertito che cinico.
C'è ancora spazio per gustose scenette come quella dell'apertura di Dannati Forever, canzone eliminata da Sanremo in favore del tormentone de La Canzone Mononota. Il Ritmo Della Sala Prove è, poi, una canzone assolutamente serena, semplicissima nella sua struttura che ricorda George Harrison (anche la citazione beatlesiana del titolo dell'album è più che ovvia), uno sguardo nostalgico alla gioventù degli esordi.
Ma con Enlarge Your Penis emerge il filo conduttore delle scocciature di un uomo di mezza età nella vita di oggi. L'approccio è sempre divertito e saggiamente rassegnato, come in Dannati Forever ("ma sì, con quello che combiniamo basta poco per andare all'inferno, ma saremo in buona compagnia... intanto mandatemi pure tutta la vostra spazzatura spam sulla mia casella di posta elettronica"), musicalmente è una delle canzoni più belle dell'album. Lampo è, in pratica, il primo caso di un artista che scrive una canzone per lamentarsi dei fans che fanno troppe foto, la strofa leggera all'italiana sfocia inaspettatamente in un ritornello hard rock, una specie di improbabile collage tra Drupi e Jimi Hendrix.
La canzone all'italiana trova sempre spazio negli album di Elio, lo trova quasi sempre in chiave più utopistica che parodistica. Melodia e arrangiamento sublimi, come nel caso di Luigi Il Pugilista (che, volendo, ricorda i momenti migliori degli Stadio), come a voler significare che la canzone italiana potrebbe anche essere fatta a questi livelli. Notevole l'assolo di Cesareo.
La simpatica autobiografia di Luigi è seguita da uno dei brani più amari e cinici dell'album, Una Sera Con Gli Amici. La melodia è quasi insignificante, una ballatona in stile anni 50, tipo Platters, per parlare dei pettegolezzi ai danni dell'assente di turno.
Nell'Album Biango ci sono più momenti geniali, non solo La Canzone Mononota, quindi. Amore Amorissimo  (un testo pieno di superlativi fuori luogo per un rapporto di coppia assai scombinato) è molto più che una parodia, un finto inedito di Modugno che era stato anticipato da Fiorello nel suo show.
Le noie non arrivano solo via mail, e a questo punto Elio ci parla dello scocciatore telefonico (interpretato spassosamente da Vittorio Cosma), di cui non riesce a liberarsi neppure a Timbuctu. La band è abituata a prendersi i suoi tempi (ormai 4 o 5 anni sono il tempo di attesa normale tra un album e l'altro), ovvio provare un certo fastidio per chi ti tempesta di telefonate per ottenere risposte immediate per accontentare questo mondo frenetico. Il Tutor Di Nerone è, come Enlarge Your Penis, una delle canzoni migliori anche dal punto di vista musicale, figlia di quell'ambizione che permeava Studentessi e che riemerge in tutto il suo splendore nella fase successiva: in Reggia (Base Per Altezza) la band corona un proprio sogno suonando con tutti i componenti superstiti degli Area, un'introduzione progressive a Come Gli Area, un sentito omaggio a quella band e forse la canzone più bella di tutto l'album, un ritorno alla sperimentazione vertiginosa de Il Congresso Delle Parti Molli, la sbalorditiva conclusione di Studentessi, arricchito da un altro fenomenale assolo di Cesareo. Elio E Le Storie Tese fanno i finti modesti, in pratica dicono che fanno un pezzo in stile Area perchè non sono capaci di suonare i pezzi degli Area, quando i più informati sanno che la loro Biba Band è un'ottimo supergruppo di cover dei Weather Report e quando con questa stessa canzone superano i loro maestri.
Un'altra doppia citazione chiude L'Album Biango: A Piazza San Giovanni, una ballata cantata da Eugenio Finardi, introduce la parodia multipla de Il Complesso Del Primo Maggio. Ce n'è per tutti: i 99 Posse, Bregovic, i Linea 77 ed altri colleghi di palco affettuosamente e spassosamente imitati.
A questo punto è emersa limpidamente un'altra tematica di questo album più semplice dei predecessori ma pur sempre di una complessità che può essere propria solo di una band straordinaria come questa: l'amore per la musica e per il fare musica: l'ispirazione ai propri miti, gli esordi della sala prove, il grande palco condiviso con personaggi di ogni sorta.
Anche L'Album Biango, dunque, richiede più ascolti ed attenzione, tutto ampiamente ripagato. Non il loro disco migliore (ed era francamente impossibile immaginare qualcosa oltre Studentessi), ma un ritorno ai loro standard sempre eccellenti, che ci presenta una band in grado di pubblicare altri ottimi album nel corso di un glorioso viale del tramonto, che speriamo il più lungo possibile.