Sunday 27 July 2008

MASSIMO VOLUME - Traffic Festival 2008, Torino

Ho il tempo solo ora, a distanza di più di due settimane, di scrivere qui sul blog di questa meravigliosa esperienza, una di quelle esperienze musicali che ritengo fondamentali nella mia vita, come quando ho visto per la prima volta i New Order a Manchester, 10 anni fa, o i Pixies ad Imola... del resto i Massimo Volume stanno proprio lì, tra i primi tre, e per quanto mi riguarda sono paragonabili solo a questi due, tutti gli altri stanno sotto, e di parecchio...
Quello che mi stupisce maggiormente, accingendomi a scriverne, è che non si tratta neppure del concerto più bello in assoluto dei Massimo Volume, né del più emozionante.
Il più bello, insuperabile, fu un concerto intensissimo al Maffia di Reggio Emilia, durante il tour di Da Qui. La band all'apice, Emidio 'Mimì' Clementi quasi in stato di trance, il pubblico in estasi... in quel momento capii che stavo vedendo la cosa più simile all'intensità di un concerto dei Joy Division che abbiamo mai avuto in Italia. Al termine i fans e i componenti del gruppo erano perfettamente consapevoli che si era raggiunto un livello eccezionale...
Il più emozionante, pochi mesi prima, al Link di Bologna, Capodanno 1996-97, anteprima di Da Qui, mentre fuori nevicava ghiaccio, quel ghiaccio che forma sul cappotto una crosta alta due centimetri...
Eppure vi garantisco che al Traffic ci siamo andati vicino, davvero molto vicino, e questo vi dà un'idea di cosa è stato capace di comunicare questo gruppo oggi, così come nel decennio scorso. L'emozione, ovviamente, era davvero tanta. Dopo sei anni di scioglimento una reunion in cui nessuno ormai osava più sperare. Mixo li introduce come una leggenda ed ha ragione. Chi ha visto i Massimo Volume 10 anni fa non li ha dimenticati, e sa che nessuno è mai stato come loro, né prima né dopo. Poter rivivere un loro concerto era già un'emozione straordinaria, comunque fosse andata, anche se avessero suonato malissimo e Mimì si fosse dimenticato le parole, saremmo stati felici comunque, perchè un concerto balordo dei Massimo Volume sarà sempre più emozionante del miglior concerto di chiunque altro.
E invece i nostri eroi si sono preparati, eccome. Intanto si sono trovati anche per comporre musica nuova (e bellissima, se per caso ci fossero dubbi, vedasi questo video), eseguita tre serate prima come rimusicazione dal vivo de La Caduta Della Casa Degli Usher, classico del cinema muto di Epstein e Bunuel, tratto da racconti di Poe.
Non solo revival, quindi. Ed anche quello è stato preparato bene, comunque. Non c'è Metello, ma Stefano Pilia, altro talentuosissimo chitarrista amico di Egle Sommacal, non lo fa rimpiangere (anzi, impreziosice alcuni brani con un'interpretazione discreta ma personale). Il che è di per sé un bel complimento, come chiunque abbia visto Metello può testimoniare.
L'esecuzione dei classici è stupefacente. A parte un paio di errori perdonabilissimi, è chiaro subito sin dal primo brano, Atto Definitivo, che la performance è degna dei giorni migliori: Vittoria Burattini straordinaria come sempre, con la sua batteria suonata con la stessa creatività che si userebbe per uno strumento. Egle soprannaturale, forse il tempo ha addirittura contribuito ad affinare ulteriormente la sua tecnica e la sua sensibilità già sopraffine. L'interpretazione di Clementi è da brividi, la recitazione è al miglior livello di sempre, ed ha un nuovo modo di sottolineare le frasi-chiave (per esempio 'è nella pioggia oggi il vostro grido' ne Il Primo Dio), i momenti salienti di un testo, che rendono il tutto ancora più intenso.
Il pubblico è molto più numeroso di quanto ci si potesse aspettare, almeno 3000 persone sono davanti al palco solo per i Massimo Volume. Stupisce anche la fitta presenza di giovani e giovanissimi, ragazzi che 10 anni fa forse non facevano neppure le medie. A loro i Massimo Volume, in un qualche modo, sono arrivati... senza promozione, senza media, è bastata la leggenda. Molti sanno i testi a memoria. La reazione del pubblico è di autentico entusiasmo, applausi a scena aperta e ovazioni al termine di ogni brano rendono visibilmente emozionati e felici i Massimo Volume.
A una travolgente Seychelles 81 segue La Città Morta, da come l'accoglie il pubblico si capisce che è uno di quei brani che più sono rimasti nel cuore. Poi Mimì dedica un'intensissima Fuoco Fatuo alla figlia Nina, di pochi mesi.
Ronald, Tomas E Io, unica incursione nell'album di debutto, Stanze, è così devastante da scatenare le nuvole che sino ad allora avevano concesso una tregua dopo il temporale di un paio d'ore prima... non basta il più quieto finale di Manhattan Di Notte (armonici di Egle da brividi) a calmare il diluvio, che si scatena durante un comunque piacevole concerto di Patti Smith, per poi smettere poco prima di un ottimo live degli Afterhours.
Siccome sul web non era rimasto praticamente nulla, ho iniziato un sito amatoriale senza pretese sui Massimo Volume, che ora ha la fortuna di poter contare sugli aggiornamenti di Mimì. Su quel sito potete leggere le notizie sul prossimo concerto, il 10 agosto ad Urbino, da non perdere, soprattutto se vi siete persi Torino, e trovare presto link a gallerie fotografiche del Traffic.
Per ora ringrazio Noodles per la foto che accompagna questo post (unico cruccio: le mie sono venute davvero male, fortunatamente a qualcuno, così gentile da condividerle, sono venute decisamente meglio).
In questo video potete vedere alcuni spezzoni del concerto. In questo post ho cercato di parlare dei momenti più significativi, ma è davvero difficile, tutti i brani hanno suscitato una grandissima emozione.
Questa è la scaletta completa:

  1. Atto Definitivo
  2. Il Primo Dio
  3. La Notte Dell' 11 Ottobre
  4. Seychelles 81
  5. La Città Morta
  6. Fuoco Fauto
  7. Dopo Che
  8. Qualcosa Sulla Vita
  9. Ronald Tomas E Io
  10. Manhattan Di Notte