Wednesday 25 February 2009

Sanremo 2009

Diversamente dal solito, quest'anno la categoria delle Proposte ci ha presentato cantanti degni di un certo interesse: la vincitrice Arisa sembra la Marchesini "cecata" (quando è scesa dalle scale la prima volta pensavo che fosse una comica) ma la sua canzoncina a metà tra lo swing e il country funziona alla grande (di questi tempi in America sarebbe una vera hit) e c'è davvero poco da ridire sulla sua interpretazione vocale. Anche il look e il modo di porsi mi sembrano più intenzionali per creare un personaggio originale che non autenticamente naif.
Anche Simona Molinari canta con la sua bella voce limpida un brano piacevole (di cui è pure autrice), fortemente influenzato da jazz e swing, il duetto con Ornella Vanoni è stato uno dei migliori...
 

Un'altra bella voce è quella di Irene, figlia di Zucchero. Spiove Il Sole non era la canzone più bella, ma il talento paterno l'ha ereditato e merita di emergere.
Karima Ammar proviene da Amici di Maria De Filippi (per pura coincidenza co-presentatrice della serata finale). Un programma atroce. Eppure si vede che qualcosa, a quei ragazzini, glie lo insegnano, o forse è semplicemente lei che ha una voce splendida. Come In Ogni Ora è una bella canzone soul (prodotta nientemeno che da Burt Bacharach e cantata anche con Mario Biondi), e la sua interpretazione fa impallidire star celebri a livello planetario.
Eppure c'è stata una voce ancora più emozionante, quella di Iskra (nella foto), 62 anni (per lei le Proposte non si chiamano più Giovani... forse era meglio metterla direttamente nei Big). Vocalist di Lucio Dalla da una vita, componente della prima ora degli Stadio, ha una sua scuola di canto e se la si cerca su YouTube la si vede impartire lezioni, guarda caso, ad Amici. E' difficile comprendere come artisti così interessanti siano in qualche modo collegati a quel fenomeno trash, comunque la sua performance ricorda la miglior Mina; Quasi Amore è, inoltre, forse la canzone più bella di Dalla degli ultimi 20 anni.
L'unico maschio delle Proposte, Filippo Perbellini, è un clone di Riccardo Cocciante, che si esibisce in un patetico duetto con lui. E' un po' come vedere Teocoli con Celentano, ma l'effetto tragicomico è ben diverso. Delle altre cantanti non conservo, sinceramente, memoria.
Passando ai Big dobbiamo registrare un livello qualitativo molto più debole rispetto agli ultimi anni.
Nelle edizioni più recenti mi avevano bene impressionato le esibizioni dei Velvet e di Mario Venuti, erano emersi successi meritati come quello di Max Gazzè... stavolta tutte le speranze erano affidate agli Afterhours (chiamati direttamente da Bonolis, che è loro fan), alfieri del rock alternativo, e loro ci tengono talmente tanto che, dopo aver lanciato il loro ultimo album con singoli estremamente commerciali, portano a Sanremo la loro canzone più difficile degli ultimi 10 anni. Bella melodia, magnifico arrangiamento, ma eliminazione scontata. Avrei da ridire sul testo, un po' qualunquista. Tipo smetti di lamentarti, rimboccati le maniche, ma non si dice per fare cosa.
Tematica pericolosamente simile a quella di Marco Masini, riesumato per l'ennesima volta.
Bonolis ci tiene alla varietà, e allora ecco rappresentato anche l'hip hop coi Gemelli Diversi... peccato che sia quello più tamarro...
Tricarico non riesce a ripetere l'exploit di Vita Tranquilla. Jovanotti e Stefano Di Battista cercano di alleggerire il personaggio di Nicky Nicolai con una canzone facile, in stile Dirotta Su Cuba, ma il finale del ritornello venato di samba la fa arrivare in fondo col fiatone.
Roberto Benigni rende comprensibile anche ai più bacchettoni cosa sia l'amore omosessuale leggendo il De Profundis di Oscar Wilde e diverte prendendo in giro, giustamente, Iva Zanicchi che a 70 anni vuole sesso senza amore.
Un'eliminazione immeritata è invece quella di Dolcenera, niente di speciale ma era sicuramente più piacevole, per esempio, di Fausto Leali con la sua patetica canzonetta che ricalca tutti gli stereotipi melodici sanremesi degli anni 80, sembra scritta da Cutugno....
Eppure al peggio non c'è limite, come ci dimostra il trio Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour. Buonismo sempliciotto che non è di nessun aiuto alla causa dell'integrazione e melodia che fa somigliare Leali agli Afterhours.
E che dire di Sal Da Vinci, che è più Gigi D'Alessio di Gigi D'Alessio e canta una canzone di Gigi D'Alessio in coppia con Gigi D'Alessio? Rende quasi sopportabile Perbellini.
Ogni tanto Mario Lavezzi decide di salire sul palco, stavolta lo fa con Alexia per una canzone piuttosto piacevole, anche se lui è meglio che torni a scrivere e basta...
Francesco Renga tenta di ripetere il colpaccio di Angelo, ma Uomo Senza Età sembra più una canzone di Al Bano e nel ritornello copia troppo vistosamente Nessun Dorma di Puccini, che avevamo già riascoltato nella sigla di Mina.
A proposito di Al Bano, sarebbe bello poter ascoltare L'Amore E' Sempre Amore interpretata da qualcun'altro, perchè il modo in cui la canta è, come sempre, orribilmente patetico, ma la canzone (di Morra e Fabrizio) è sorprendentemente bella, soprattutto la melodia del ritornello che riprende Puccini in modo ben più originale e lo miscela con Morricone.
Patty Pravo è ormai lontana dalle ambizioni d'avanguardia di canzoni come Pigramente Signora o I Giorni Dell'Armonia, il brano di quest'anno è piuttosto scialbo, così come l'interpretazione.
Ci si lamenta che a Sanremo le canzoni parlano sempre degli stessi argomenti con lo stesso linguaggio, e poi si protesta se Povia porta una canzone che affronta un tema davvero originale in modo personale, peraltro con una melodia più che decente. Intravedo i pericoli di cui parlano le associazioni omosessuali, cioè che il testo di Luca Era Gay venga strumentalizzato per dire che l'omosessualità è una deviazione da cui dover guarire. E' un pericolo grave e per questo Povia avrebbe dovuto rivedere alcuni aspetti del testo, a cominciare dal titolo, che poteva essere, magari, Luca Pensava Di Essere Gay. Essenzialmente la storia racconta di un caso particolare da cui non devono discendere generalizzazioni. Le attenzioni ossessive della madre e il rapporto pessimo col padre spingono Luca all'omosessualità, ma poi conosce una ragazza e se la sposa... a mio parere questo non significa neppure che in realtà Luca è semplicemente eterosessuale, probabilmente è bisessuale... nel finale della canzone Povia sottolinea che si tratta solo della sua storia e che non sta parlando di nessuna malattia o guarigione, e del resto nessuno con un minimo di intelligenza pensa che gli omossesuali debbano provenire da famiglie travagliate o possano cambiare orientamento conoscendo la ragazza giusta. E' una canzone controversa, soprattutto per gli effetti polemici, ma almeno siamo lontani dal Povia edulcorato che conoscevamo e si può apprezzare, al di là degli errori che può aver commesso nel testo e nel titolo, l'intenzione di parlare di un aspetto così delicato del suo passato.
Il fatto che se avesse vinto le polemiche si sarebbero ingigantite è un motivo di sollievo (oltre che perchè l'altro sul podio è Da Vinci) per la vittoria di Marco Carta, che canta benino una canzoncina non troppo brutta, solo che in questo caso la provenienza da Amici comincia a farsi irritante per il suo modo di porsi da bravo ragazzo in pieno stile boy band.
La canzone che rimarrà nella memoria nazionalpopolare sarà, comunque, Sincerità di Arisa, già divenuta, non a torto, tormentone radiofonico fischiettato per strada...

Monday 9 February 2009

Gabrielles Wish in Rome with us, 23 Jan 2009

I have time only now to write about the magic weekend my girlfriend and I had in Rome.
We met some Roman friends and then went to the Big Bang club in Rome where Gabrielles Wish were about to play, followed by The Vikings, a legendary gang of New Order fans.
The concert was fantastic and the audience really enjoyed it, even asking an encore for 15 minutes after the end of the set.
The day after has also been a day to remember, we had a nice lunch with the band and then guided them to visit the most important places of Rome.
In the pic here on the right you can see me (second from left) with the band (guitarist Bunny, bassist Daz, singer Rob, keyboardist Karen and drummer Bo) in front of the Italian Parliament.
There's a gallery on Facebook of our weekend.
Some of those pics have been added also to a gallery I've built on the Gabrielles Wish official site together with other photos taken by fans.