Sunday, 3 August 2003

Marlene Kuntz - Senza Peso

i_cd_senza_peso_g I Marlene sono protagonisti, con questo CD, di un ritorno straordinario. Dopo Che Cosa Vedi, che aveva ottenuto un buon successo commerciale ma aveva diviso la critica e i fans più intransigenti, propongono uno di quei rari capolavori ben difficilmente discutibili, destinato a recuperare parecchi scettici e a convergere i consensi. L'aspetto migliore è che questo avviene senza neppure che ci sia un'intenzione particolare da parte del gruppo, se non quella di essere i Marlene Kuntz al meglio. La qualità e l'emozione sono assolutamente centrali rispetto ad ogni discorso di stile, ed è questo ciò che alla fine rende questo CD così essenziale. Il ricordo torna all'unico album che se la può giocare con Senza Peso per essere il miglior album dei Marlene, Ho Ucciso Paranoia, che pure era stato preceduto da un singolo, L'Odio Migliore, che mi aveva lasciato perplesso, ma l'album si era rivelato il loro migliore in assoluto, riuscendo persino a superare Il Vile che ritenevo ineguagliabile. Canzoni come Infinità (tuttora la mia preferita dei Marlene), L'Abitudine, Questo E Altro, In Delirio, e mi fermo per non citarle tutte...
E così Senza Peso è preceduto da A Fior Di Pelle, che comunque dopo un po'di ascolti apprezzo un po'di più (inoltre il singolo è da avere almeno per la splendida B side, La Lezione Che Fece Male)... ma include gemme preziosissime, tra i loro momenti migliori... ci sono un altro paio di canzoni non del tutto coinvolgenti (Danza e Secondo Chi Vorrà), e una spora che forse poteva essere realizzata meglio...
Ma, signore e signori, inchiniamoci davanti all'inizio sublime di Senza Peso, con le chitarre di Sacrosanta Verità... all'intensissima Notte, che conferma che dietro questo album c'è un eccellente lavoro di produzione (qui siamo ben oltre PJ Harvey... o forse è semplicemente Berlino che porta fortuna, come a Bowie ed Eno, ma credo che dobbiamo anche salutare il ritorno di Marco Lega...), e non penso proprio che si possa dire che il passaggio integrale ad una major ha penalizzato il suono dei Marlene, perchè quest'album sarebbe potuto uscire tranquillamente per il Consorzio e non ha proprio nulla di commerciale...
E che dire della sconvolgente parte centrale dell'album? Schiele, Lei, Me è commovente, a un pelo dai livelli di Infinità. Ricordo è un altro brano di bellezza sconcertante, soprattutto a livello strumentale (molto bella anche la tastiera)... come in tutto l'album Riccardo, Luca e Dan fanno un ottimo lavoro per sostenere al meglio Cristiano. Questo attacco centrale all'ascoltatore, che non può che concludersi inevitabilmente con la vittoria dei Marlene, prosegue Con Lubricità, un pezzo dal groove straordinario impreziosito da atmosfere ipnotiche.
Quando arriva Laura, avvolgente ed emozionante, i capolavori presenti su questo album sono già più che sufficienti per renderlo un ottimo album, che se non è proprio bello in tutte le sue canzoni, quando è bello, è bello davvero, e tanto... i Marlene non si adagiano su uno standard consolidato, ma proseguono l'innovazione melodica di Che Cosa Vedi (già più che buono in alcuni suoi episodi), ma con esiti decisamente migliori, qualitativamente paragonabili solo a Ho Ucciso Paranoia, mentre raggiungono una perfezione pressochè completa a livello strumentale.
Se c'era qualcuno che immaginava una china discendente dovrà aspettare ancora un bel po', i Marlene sono in ottima salute e semmai hanno "rischiato" di toccare il loro vertice creativo proprio con Senza Peso.

Voto: 9/10

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